Brain drain

DOMENICA 27 GENNAIO 2013 Orizzonti Mappe «Libertà» va cercando, ovvero Franzen in mandarino Inchiostro di Cina CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA | 11 Chi è alla ricerca di acrobatiche metafore e di Marco Del Corona Visual data segni che anticipino i destini della Cina può contemplare la classifica dei bestseller stranieri tradotti, che dal «China Daily» è stata compilata combinando vendite e gradimento. Voce delle autorità, in inglese, il quotidiano mette in testa «Libertà». La Cina col romanzo di Jonathan Franzen non La capacità di attirare intelligenze dipende da vari fattori: istruzione, occupazione, Pil e politiche giovanili. Gli ostacoli italiani all'arrivo dei «cervelli» e la nuova mappa dei flussi c'entra. Ma per certi aruspici della Cina il titolo suona come un presagio o un auspicio. Porte chiuse alla ricerca La visualizzazione esplora il cosiddetto fenomeno della «fuga di cervelli», identificando i flussi in entrata e in uscita di sedici Paesi e provando a individuare le motivazioni che spingono un ricercatore a spostarsi da una nazione a un'altra. Per ogni nazione si restituiscono informazioni relative a: Pil pro capite, partecipazione femminile al mercato del lavoro, tasso di disoccupazione, numero di università presenti tra le prime duecentocinquanta del ranking internazionale, percentuale di ricercatori stranieri e percentuale di stranieri sul totale della popolazione, percentuale di ricercatori emigrati e percentuale di emigrati sul totale della popolazione, percentuale di rientri tra i ricercatori emigrati, principali Paesi di provenienza e destinazione. Danimarca · 6.390 Norvegia · 5-503 Singapore · 5.833 Lussemburgo 4.824 Giappone u 5.189 Canada 4-334 Svezia Portogallo - 4-307 Usa 4.683 Corea del Sud :.-- -5.017 4.946 Australia 4.258 Gran Bretagna 3-946 Austria 4.122 Francia 3.68g Germania 3.780 Russia · 3-091 Irlanda · 3.372 Belgio 3-490 Spagna 2.931 Olanda 2.817 Svizzera 3-319 Italia 1.690 Polonia 1.597 tasso percentuale di partecipazionme femminile al lavoro (1) n. università presenti tra le prime 250 Turchia · 803 Cina · 1.198 da 5 a 10 del ranking <5. da 10 a internazionale (3) Pil pro capite (1) 100 Brasile 695 Stato di destinazione 50 percentuale di ricercatori I stranieri (2) percentuale di stranieri sul totale della popolazione (1) Stato Stato di partenza n. ricercatori India · 135 Stato su i mln di persone (1) percentuale di emigrati sul totale della popolazione (1) Come si legge? Le nazioni sono posizionate in base alla percentuale di Pil destinata a ricerca e sviluppo (asse x) e al numero di ricercatori per milione di persone (asse y). percentuale di ricercatori emigrati (2) percentuale di rientri tra ricercatori emigrati (2) L'analisi è stata condotta servendosi delle seguenti fonti: (1) World Bank (dati del periodo 2005-2010 disponibili su worldbank.org) (2) Foreign Born Scientists: Mobility Patterns for Sixteen Countries (paper del 2012 a cura 20 10 5 di Chiara Franzoni, Giuseppe Scellato e Paula Stephan, scaricabile su nber.org) (3) Times Higher Education World University Rankings (dati riferiti al periodo 2011-2012 50 tasso percentuale di disoccupazione (1) asse x: percentuale di Pil destinata a ricerca e sviluppo (1) di FEDERICO FUBINI disponibili su timeshighereducation.co.uk) ualche tempo fa alcuni pro- fessori dell'Università di nieri, ma sempre più spesso si scon- tra con un ostacolo che l'Italia si au- toinfligge: per chi viene da un Paese dove il reddito medio è bass0– quel- mento. Dunque ogni anno moltissi- li che di solito vengono chiamati «mercati emergenti» – ottenere un visto di studio in Italia è sempre più difficile. Se poi è una donna di un Pae- se a basso reddito che cerca di studia- danneggia in primo luogo il Paese re o lanciare un progetto di ricerca al- l'Università di Siena, a Ca' Foscari a Ve- nezia, alla Bocconi di Milano o all'Uni- versità della Magna Grecia, diventa quasi impossibile. Nell'area Schengen alcuni Paesi del Nord Europa hanno chiesto di filtrare molto i visti di stu- Siena si sono rivolti al mi- dio sulle ragazze, nel timore che poi resto del mondo (vengono presi in entrino nell’industria del sesso a paga- nistero degli Esteri. Gli stu- diosi non chiedevano ai di- a far arrivare abbastanza cervelli dal plomatici di rappresentare i loro inte- ressi in qualche Paese straniero o di aggregarsi a qualche missione all'este- ro. La loro richiesta era molto più semplice. Volevano, se possibile, non essere ostacolati troppo. Come varie in Italia, l'Università di Siena cerca di incoraggiare l'arrivo di studenti stra- me donne che aspirano realmente a migrati del Paese). L'infografica, con pazione e con la creazione di opportu- studiare in Italia vengono respinte già dall'ambasciata di Roma nel loro Pae- se. Una discriminazione doppia che considerazione solo le comunità di ri- cercatori che superano il 10% degli im- gli esempi da vari Paesi diversi, mo- stra come la capacità di attrarre intelli- genze straniere viaggia di pari passo con migliori tassi di crescita e di occu- Gli autori che nega loro il visto. Queste dinamiche contribuiscono infatti alle distorsioni della visualizza- zione dati in questa pagina. Un gran numero di ricercatori italiani finisce all'estero, mentre il Paese non riesce La visualizzazione dati e l'analisi dei dati è a cura di Accurat (www.accurat.it), società di consulenza progettuale diretta da Giorgia Lupi, Simone Quadri, Gabriele Rossi. nità per i più giovani. Un celebre det- to della medicina ippocratica è: pri- mo, non nuocere. L'Italia potrebbe ap- plicarlo, magari, per non cercare di danneggiarsi da sola nella competizio- ne internazionale per la nuova genera- zione di ragazzi – e ragazze – pieni di talento. @federicofubini © RIPRODUZIONE RISERVATA asse y: numero di ricercatori per un milione di persone (1)